1890 è il titolo del primo volume a fumetti firmato di Francesco Ripoli nelle vesti di autore completo, pubblicato a un anno di distanza dall'esordio in campo fumettistico con Ilaria Alpi. Il prezzo della verità scritto da Marco Rizzo (BeccoGiallo, 2007).
Nel fumetto di Francesco Ripoli si intrecciano le vite di due personaggi realmente esistiti, il bandito Domenico Tiburzi, al tempo stesso ricercato ed eroe popolare della Maremma, e Buffalo Bill, colonnello dell'esercito americano e mito del Far West che a quel tempo accresceva la sua aura di leggenda con la tournée europea del Wild West Show. Nel 1890 lo spettacolo itinerante del colonnello Cody fece tappa in Italia raccogliendo consensi e successo di pubblico, ma facendo anche discutere quando, durante l'esibizione di Roma, la sfida fra i cowboy e i butteri si concluse in modo controverso e discutibile, diventando prima motivo di vanto e orgoglio per i cavalieri italiani e poi vera leggenda della Maremma.
Ed è proprio l'ambiguità che si nasconde dietro alle figure leggendarie uno dei temi portanti del fumetto di Ripoli. Durante il breve incontro fra Buffalo Bill e Tiburzi, il bandito afferma:
"E' quantomeno curioso che voi siate acclamato come un ambasciatore, con tutti gli indiani che si dice abbiate ammazzato! In fondo era gente che cercava di difendere la propria terra... ... E a me, che ho fatto fuori solo spie, assassini e sfruttatori... tocca d'esser braccato come un cane! Buffa la vita, no?"
Nel fumetto di Francesco Ripoli si intrecciano le vite di due personaggi realmente esistiti, il bandito Domenico Tiburzi, al tempo stesso ricercato ed eroe popolare della Maremma, e Buffalo Bill, colonnello dell'esercito americano e mito del Far West che a quel tempo accresceva la sua aura di leggenda con la tournée europea del Wild West Show. Nel 1890 lo spettacolo itinerante del colonnello Cody fece tappa in Italia raccogliendo consensi e successo di pubblico, ma facendo anche discutere quando, durante l'esibizione di Roma, la sfida fra i cowboy e i butteri si concluse in modo controverso e discutibile, diventando prima motivo di vanto e orgoglio per i cavalieri italiani e poi vera leggenda della Maremma.
Ed è proprio l'ambiguità che si nasconde dietro alle figure leggendarie uno dei temi portanti del fumetto di Ripoli. Durante il breve incontro fra Buffalo Bill e Tiburzi, il bandito afferma:
"E' quantomeno curioso che voi siate acclamato come un ambasciatore, con tutti gli indiani che si dice abbiate ammazzato! In fondo era gente che cercava di difendere la propria terra... ... E a me, che ho fatto fuori solo spie, assassini e sfruttatori... tocca d'esser braccato come un cane! Buffa la vita, no?"
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